martedì 20 ottobre 2009

Con il nuovo Statuto Regionale ridiamo fiducia ai molisani

Finalmente, dopo tanti anni, la Regione Molise si trova a dover approvare la propria Carta Costituzionale. Per anni non si è trovato alcuna soluzione sia per l’attesa di indicazioni nazionali chiare sulla riforma federalista, sia per mancanza di una chiara volontà politica da parte delle maggioranze che si sono succedute.
Oggi constatiamo il continuo rimandare a regolamenti interni da attivare nel futuro, evitando scelte che potrebbero anche risultare “anti popolari”.
In questo senso denunciamo:
 La mancanza di un forte ruolo del Consiglio Regionale;
 La possibile cancellazione delle rappresentanze delle forze politiche “minori”;
 La mancata eliminazione del fenomeno del “transfugismo” degli eletti da uno schieramento all’altro.
In questa direzione ribadiamo la nostra contrarietà all’elezione diretta del presidente della Giunta Regionale, auspicando un ritorno alla forma assembleare. Con il Consigliere Regionale Michelangelo Bonomolo abbiamo concordato la presentazione di una serie di emendamenti alla proposta di nuovo Statuto, in quanto riteniamo:
 auspicabile e necessaria la riduzione dei consiglieri regionali da 30 a 25 unità eletti in un’unica circoscrizione regionale;
 che sia il partito o la coalizione dei partiti, con maggioranza anche relativa dei voti espressi, ad aver diritto all’elezione di 16 consiglieri, mentre i restanti 9 saranno attribuiti alle minoranze;
 fondamentale la soppressione del cosiddetto “listino”;
 non applicabile l’istituzione del “Consigliere Supplente”;
 prioritaria l’eliminazione della figura degli “Assessori esterni”
 necessaria l’utilizzazione del meccanismo della “sfiducia costruttiva” proprio per dare una forma di stabilità politico amministrativa duratura.

In questo senso chiediamo la partecipazione popolare affinché il nuovo Statuto sia patrimonio dei molisani e non solo scelta di pochi eletti all’interno del “Palazzo”.

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